IL 2020 DI CASA SERENA
Siamo arrivati all’ultimo giorno del 2020, un anno questo particolare, confuso, drammatico, un anno vissuto in maniera diversa anche qui a Casa Serena. Il nostro 2020 è iniziato normalmente, ci siamo lasciati alle spalle le festività natalizie e abbiamo continuato nella nostra particolare vita con uno sguardo fiducioso alla primavera e alla bella stagione che ci stavano aspettando. D’un tratto però è entrato in scena questo sconosciuto Coronavirus che ha sconvolto le certezze e le abitudini nostre e di tutto il mondo. Così la nostra struttura ha dovuto chiudere le porte all’esterno, cosa che è sempre stata uno dei fondamenti della nostra capacità educativa e riabilitativa. Per parecchie settimane sono state perfino sospese le visite dei famigliari con i nostri ospiti. Però non ci siamo persi d’animo, abbiamo tenuto duro prendendo spunto anche dalla serenità che i nostri ragazzi hanno sempre dimostrato e anche l’indesiderato Covid è rimasto fuori dalla nostra porta. Poi, piano piano, la tregua estiva ha permesso di allentare un po' le restrizioni, concedendo ai nostri ospiti di tornare a vivere una nuova normalità fatta di regole e attenzioni particolari con qualche uscita e soprattutto la possibilità di incontrare i propri parenti. In autunno purtroppo, nonostante il livello di attenzione sempre alto, le cose sono cambiate un po' dappertutto, il virus ha cominciato a circolare più rapidamente e a novembre è riuscito ad intrufolarsi anche a Casa Serena con il conseguente inizio dei contagi tra i nostri collaboratori e gli ospiti. Ognuno di noi ha dato il massimo, ha combattuto con tenacità e coraggio, e nella maggior parte dei casi i contagiati hanno superato il momento senza particolari problemi ma purtroppo il Virus è riuscito a portarsi via la nostra Ornella.
Ora, alla fine del 2020, a Casa Serena siamo riusciti ad interrompere la catena dei contagi: nei giorni e nelle settimane che verranno la nostra attenzione sarà sempre al massimo, dobbiamo tenere duro come abbiamo fatto finora anche perché all’orizzonte si intravede la primavera della rinascita, grazie anche alla medicina che velocemente sta venendo in soccorso con la potente arma dei vaccini. Ne siamo certi, tutto tornerà come prima, con la consapevolezza di essere riusciti a superare anche questa portando però per sempre nel cuore il ricordo di chi non ce l'ha fatta.