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martedì 09 aprile 2019 - 19:49

ARGENTARIO DAY

ARGENTARIO DAY

Una giornata di festa dove la popolazione della Collina Est di Trento si mette volontariamente a disposizione per la cura del bene comune: questo è l Argentario Day, una manifestazione che in 9 anni ha saputo entrare nel cuore degli abitanti e che si è aggiudicata nel 2013 la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e nel 2014 vinto il Premio Solidarietà della Fondazione Caritro come miglior progetto solidale a livello provinciale. E negli anni Casa Serena ha potuto apprezzare e godere del volenteroso lavoro delle persone coinvolte nell'iniziativa, soprattutto per quanto riguarda la riqualificazione e la rinascita del giardino dell'attigua storica vecchia struttura, arrivando persino ad essere destinataria della proposta di un progetto per il realizzo di una piccola costruzione adiacente all'Happy Ranch, che potrebbe essere molto utile all'intera comunità e servire per scopi didattici e ricreativi. Nel contempo Casa Serena si è saputa ritagliare sempre più una posizione di rilievo il giorno dell'evento: è qui da noi infatti che il 6 aprile scorso, giornata clou dell'Argentario Day, abbiamo ospitato per il pranzo sotto la nostra grande veranda, chi durante la mattinata si è dato da fare per i nostri spazi e i volontari di tutta la collina impegnati nelle varie sistemazioni sul territorio. Ma non è finita, il pomeriggio è stato dedicato ai bambini con attività di vario tipo ottimamente proposte dai Vigili del Fuoco di Cognola, dall'associazione Amici del Legno e da altri volontari nel giardino della vecchia struttura, mentre nel tardo pomeriggio, sempre nel piazzale della vecchia casa, l'evento speciale: la grande Festa del Volontariato, dedicata a tutte le associazioni e ai volontari del territorio, con un divertente sfida a suon di esibizioni tra artisti, gruppi e personaggi del posto con tanto di votazioni, premiazioni finali e pasta party per tutti alla fine.

In mezzo a tutto questo, come sempre quasi intimiditi dalle tante persone intervenute, ma attenti a tutto ciò che accadeva intorno a loro, i nostri ragazzi hanno a modo loro fatto gli onori di casa, qualcuno partecipando al pranzo, altri passeggiando tra la gente e altri osservando il tutto dai poggioli e dalle finestre delle residenze.

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